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In evidenza“Senza Lucio per raccontare Dalla”

“Senza Lucio per raccontare Dalla”



Senza Lucio, il documentario di Mario Sesti dedicato alla figura di Lucio Dalla, è stato il protagonista della serata dell’hub culturale dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini. La proiezione è stata introdotta da Steve Della Casa, critico e autore radiofonico e televisivo, e da Michele Mondella, che per circa quarant’anni è stato il manager di Lucio Dalla. Della Casa ha sottolineato come il film di Sesti sia molto diverso dai documentari che raccontano la vita di un personaggio delle spettacolo: Sesti, infatti, non ha fatto un semplice ritratto dell’artista ma ha cercato di raccontare gli aspetti e le sfaccettature meno note e più personali della figura di Lucio Dalla. Secondo Della Casa, la figura di Dalla è particolarmente interessante perché è uno dei pochi protagonisti della musica italiana anni ’60 (e in particolare di manifestazioni come il festival di Sanremo e il Cantagiro) che sia riuscito a incrementare il proprio successo quando i gusti del pubblico sono cambiati e i cantanti sono stati sostituiti dai cantautori particolarmente attenti al testo delle canzoni e al messaggio che era contenuto dentro di esse. Inoltre, Della Casa ha sottolineato come Dalla abbia avuto un rapporto molto intenso con il mondo del cinema: infatti ha interpretato anche lui (come tutti i suoi coetanei) film musicali molto leggeri e incentrati sulle canzonette, ma anche lavori importanti e impegnati come prova il suo rapporto con il cinema dei fratelli Taviani.

Dal canto suo Mondella ha raccontato come Dalla fosse un attento perfezionista per quanto riguarda la musicalità delle sue canzoni. Dalla ha mescolato in modo egregio il pop con il jazz (la sua grande passione degli anni giovanili) e al tempo stesso ha avuto rapporti artistici molto importanti con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto Roversi (uno dei grandi nomi nella poesia italiana del Novecento) e Francesco De Gregori con il quale Dalla ha lavorato in ben due tour che hanno avuto uno straordinario successo di pubblico. Mondella ha anche ripercorso passo dopo passo la carriera del cantautore, dai primi dischi (che erano recensiti ottimamente ma che non avevano riscosso un grande consenso di pubblico) fino alle canzoni che hanno definitivamente consacrato la sua fama . Con delicatezza, Mondella ha anche tratteggiato il rapporto artistico e sentimentale che ha unito Lucio Dalla e il suo compagno Marco Alemanno: “Marco è stato il collaboratore più importante tra quelli che si sono succeduti al fianco di Dalla. Al punto che negli ultimi anni io parlavo direttamente con lui e non con Lucio per organizzare i tour, i concerti, la promozione dei dischi”. Secondo Mondella, il documentario di Mario Sesti è interessante proprio perché esplora anche gli aspetti più privati e meno noti di un artista che ha lasciato un segno veramente profondo nella storia dello spettacolo italiano.

C. T

Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini è un Laboratorio di Alta Formazione artistica del teatro, della canzone e del multimediale della Regione Lazio attivato a partire dal 2014 attraverso finanziamenti europei e gestito da DiSCo, Ente regionale per il diritto allo studio e la promozione alla conoscenza.

 

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